Marketing per la ristorazione: il tuo locale parla ai turisti?

Marketing per la ristorazione significa anche saper comunicare con chi entra per caso nel tuo quartiere, cerca un posto dove mangiare bene… e potrebbe diventare il tuo miglior ambasciatore.

Perché il turista di oggi non è solo un cliente in vacanza. È una recensione in arrivo, una foto taggata, un follower nuovo — e magari un cliente che torna ogni estate.

Come intercettare i turisti con il giusto food and marketing

Chi viaggia cerca esperienze autentiche, ma facili da riconoscere e accessibili anche senza parlare la lingua.

Per questo il ”food and marketing” devono andare a braccetto: buona cucina e buona comunicazione devono raccontare la stessa storia.
Ecco da dove iniziare.

Fatti trovare: Google Maps e TripAdvisor contano più di quanto pensi

Il 76% dei turisti usa Google Maps per scegliere dove mangiare.

TripAdvisor, a sua volta, influisce direttamente sul 68% delle decisioni di prenotazione (fonte: Statista, 2024).
Non basta “esserci”. Serve una scheda completa, aggiornata e ottimizzata.

Controlla subito questi 5 elementi della tua scheda Google Business:

  • Orari precisi e corretti anche nei festivi
  • Numero di telefono funzionante
  • Menù visibile (in PDF o link) -> a questo link, un articolo dedicato a come dovrebbe essere il tuo menu.
  • Foto aggiornate, luminose, autentiche
  • Categoria corretta (es. “ristorante tipico”, “trattoria”, “osteria”, “ristorante di pesce”)

TripAdvisor funziona in modo simile. Ricorda che la descrizione è fondamentale: breve, concreta, in almeno due lingue, e coerente con il tuo posizionamento.

Rispondi sempre alle recensioni: mostra che ci sei, anche in estate. E se ricevi una negativa? Rispondi con educazione e chiarezza, senza difenderti troppo. Serve più ai lettori che a chi ha scritto.

Traduci il menù (bene) e racconta i piatti con le immagini

Un menù confuso o solo in italiano è un ostacolo. Un menù in inglese, ma tradotto male, è anche peggio.

Prenditi un’ora, ora, e chiediti:

“È tutto comprensibile anche per chi non conosce i nomi dei piatti?

Le descrizioni aiutano a scegliere o confondono?

Ho segnalato correttamente allergeni, opzioni vegetariane o vegane, ingredienti locali?”

Tradurre non vuol dire semplificare: vuol dire rendere leggibile e invitante per chi legge con occhi diversi.

E per i piatti forti? Una bella foto vale più di cento parole. Attenzione: non serve uno shooting professionale, ma luce naturale, inquadratura pulita e piatto ben impiattato.

Se vuoi investire sul lungo termine, crea un QR code che rimandi a una versione del menù sul tuo sito o su una landing page multilingua. Facile da aggiornare, sempre accessibile.

Offri esperienze locali e promozioni mirate

Non sottovalutare l’effetto “sorpresa”. Il turista non vuole sentirsi trattato come un numero, ma come un ospite.
Ecco alcune idee semplici da implementare, che uniscono marketing per la ristorazione e ospitalità vera:

  • Menù degustazione con prodotti locali e porzioni più piccole
  • Sconto del 10% se prenoti dal sito (in inglese)
  • Piccoli omaggi per chi lascia una recensione (dolcetto, liquore, calamita del locale)
  • Esperienze a tema: una cena con abbinamento vini del territorio, una serata con musica tradizionale

L’importante è comunicare tutto prima: sui social, sul sito, su Google e su TripAdvisor.
Il turista sceglie prima ancora di arrivare. E sceglie chi comunica bene.

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